Gestire immobili comporta l’attenzione costante a una serie di scadenze fiscali e amministrative. Tra le più rilevanti, l’IMU – l’Imposta Municipale Propria – che di norma si versa in due rate, a giugno e dicembre, ma che nel 2025 prevede una proroga al 15 settembre per consentire ai comuni di aggiornare le aliquote. La TARI, ovvero la tassa sui rifiuti, invece varia da comune a comune, con scadenze definite localmente e da verificare sul sito istituzionale di riferimento.
Se l’immobile produce reddito, è necessario inserirlo nella dichiarazione dei redditi, utilizzando il modello 730 o Redditi Persone Fisiche. Chi ha scelto il regime della cedolare secca deve rispettare le tempistiche previste per il versamento dell’imposta sostitutiva. Anche la registrazione dei contratti di locazione richiede attenzione: va effettuata entro 30 giorni dalla stipula, e i rinnovi devono essere comunicati puntualmente.
Dal punto di vista fiscale, il reddito da locazione può essere tassato secondo l’IRPEF oppure tramite cedolare secca, a seconda del tipo di contratto e della situazione personale del proprietario. Le imposte patrimoniali come IMU e TARI si applicano anche agli immobili non locati, rappresentando un costo fisso da considerare. In caso di trasferimenti di proprietà – che si tratti di vendite, successioni o donazioni – entrano in gioco imposte specifiche come quella di registro, ipotecaria e catastale. Se l’immobile è intestato a un’impresa, si applicano regole fiscali differenti, con limiti alla deducibilità delle spese.
Per affrontare tutto questo con serenità, è utile dotarsi di un software spercifico come REDB che aiuti a non dimenticare le scadenze e a gestire tutto il processo di gestione del proprio patrimonio immobiliare.
Leggi tutte le news